Chiunque si sia cimentato nella totale ristrutturazione di una casa o, più semplicemente, abbia ammodernato l’impianto elettrico o idraulico di una stanza, sa quanto sia complesso fare delle canaline precise in cui far passare cavi o tubi.
Tutti coloro che lavorano nei cantieri, muratori, idraulici, elettricisti, conoscono molto bene il lavoro di chi taglia tracce sul muro con la scanalatrice.
Se un tempo servivano buoni muscoli e una certa dose di precisione, oggi è tutto più semplice, ma bisogna sempre sapere quali siano le caratteristiche importanti da considerare quando si deve usare una scanalatrice per muri.
Lo scanalatore da muro fa risparmiare tempo
L’invenzione di questa macchina utensile ha semplificato moltissimo la creazione di tracce murarie. In passato questa operazione si faceva manualmente utilizzando martello e scalpello, cercando di seguire le linee tracciate in precedenza. Era notevole lo sforzo necessario per fare scanalatura in un intero appartamento, quindi la forza fisica e l’esperienza del muratore erano elementi importanti.
La prima miglioria tecnologica è avvenuta quando si è cominciata a usare la smerigliatrice per segnare le tracce sui muri, ma la svolta definitiva è avvenuta con l’invenzione della scanalatrice (chiamata anche scanalatore o crenatrice).
Questo elettroutensile ora permette di lavorare molto più velocemente e senza sfinire gli operai. Tutto questo si traduce per un’impresa edile in un risparmio di denaro.
Che differenza c’è tra uno scanalatore a dischi e una fresatrice per muro
Già dai nomi delle due macchine si capisce che la differenza sta nell’utensile abrasivo, ovvero disco diamantato o fresa.
Lo scanalatore a fresa per muri può essere usato solo per scavare canaline in legno, cartongesso e intonato, quindi superfici che in un cantiere edile si possono definire tenere.
Una macchina per fare tracce sui muri che utilizza dischi diamantati può intaccare anche materiali molto duri come cementi più o meno armati, mattoni, laterizi di ogni tipo, pietre.
Crenatrice e prezzi
Una crenatrice, altro modo di chiamare la scanalatrice, può avere una gamma di prezzi abbastanza ampia. Se si sta meditando di acquistarne una è meglio sapere che si va da quelle che costano poche centinaia di euro, fino a quelle più potenti e professionali che arrivano a 1000-1500 euro.
Purtroppo non si può indicare un prezzo medio come si può fare per una chiave inglese, perché le scanalatrici possono avere caratteristiche molto diverse l’una dall’altra. Andiamo ad approfondire proprio questo argomento.
Le caratteristiche delle scanalatrici
Per acquistare la scanalatrice giusta per te, ma anche per capire quale sia la migliore da usare per un determinato lavoro, è giusto sapere che queste macchine differiscono per:
- Potenza
- Numero di dischi
- Profondità e larghezza della scanalatura
Certamente una macchina utensile con motore elettrico che eroga una potenza di 2300 W è più performante e costosa di una che arriva solo 1300 W, ma non è l’unica caratteristica da considerare.
In commercio si trovano scanalatrici con 2, 4, 6 dischi diamantati. Naturalmente questa caratteristica influisce anche sulla profondità e la larghezza massima delle tracce che si possono fare.
La profondità di taglio è un parametro che di norma può essere regolato molto semplicemente con una piccola leva posta sul lato della macchina.
Per conoscere meglio gli utensili più adeguati fare una traccia nel muro si possono visionare i dischi diamantati per scanalatrici di Workdiamond.
Come ultimo consiglio posso solo sottolineare l’importanza di pensare bene al tipo di lavoro che si dovrà fare con la scanalatrice prima di comprarne o utilizzarne una.