Sindrome da workaholism
Con il termine di workaholism si intende la dipendenza maniacale dal lavoro, è una vera e propria compulsione negativa, che porta a pensare che sia indispensabile lavorare non solo oltre l’orario, ma anche a casa, durante i fine settimana e persino durante le vacanze, di conseguenza lo stress annulla i tempi di recupero.
Questo comportamento non va affatto confuso con la dedizione o il forte impegno.
Il netto confine tra la vita lavorativa e quella privata è del tutto inesistente, al primo posto c’è sempre e solo il lavoro, anche quando in realtà non dovrebbe, si tratta di una vera e propria dipendenza, nella quale si viene completamente assorbiti, caratterizzata da ossessività, compulsività ed impulsività.
Pur di svolgere al meglio i suoi compiti il soggetto non esita a mettere da parte la sua cerchia sociale e spesso anche la famiglia, per cercare di trovare le energie necessarie a svolgere i ritmi che si impone, può far ricorso anche a sostanze stimolanti, pur di conservare la giusta attenzione e concentrazione.
Le motivazioni che causano questo comportamento possono essere tante, spesso sono da ricercare nel vissuto dell’infanzia o dell’adolescenza, come il volere fare sempre di più per ricevere l’approvazione o meglio l’attenzione dei genitori o l’impegnarsi al massimo per veder riconosciuti i propri meriti dai professori.
Ma se da un lato lo workaholism può rappresentare uno stimolo per sentirsi impegnati e migliorare la propria situazione, dall’altro è un modo per isolarsi dai rapporti sociali, anche dei familiari, magari per evitare delle discussioni o per prendere decisioni impegnative.
Questo continuo chiedere troppo a se stessi, nel tempo ha delle ripercussioni negative sia sullo stato fisico che su quello mentale, cresce notevolmente il rischio di soffrire di ansia o depressione, peggiora la qualità del sonno, tutti elementi che concorrono ad aumentare il progredire del rischio di patologie cardiovascolari.